ASIA/INDIA - Ritratto blasfemo di Cristo: i Vescovi chiedono la pace e scrivono al Ministro federale per l’Istruzione
New Delhi (Agenzia Fides) – I Vescovi indiani lanciano un appello per la pace e scriveranno una lettera ufficiale di protesta al Ministro Federale per l’Istruzione, chiedendo di vigilare sulle case editrici e sui materiali didattici che vengono messi in circolazione nelle scuole indiane: è quanto l’Agenzia Fides apprende dalla Conferenza Episcopale dell’India, dopo l’episodio increscioso della pubblicazione di una immagine blasfema di Cristo su un libro di scuola edito dalla Skyline Publication di Delhi (vedi Fides 22/2/2010).
Sulla casa editrice che ha pubblicato il testo, p. Babu Joseph, Portavoce della Conferenza Episcopale nota a Fides: “Non si può dire che sia espressione diretta di movimenti integralisti indù, ma certo è vicina ed è sostenuta da certi ambienti piuttosto estremisti”.
I Vescovi indiani, che iniziano domani l’assemblea della Conferenza Episcopale a Guwahati (India Nordest), rinnovano un appello per l’armonia interreligiosa. P. Joseph dice a Fides: “I Vescovi hanno condannato quest’atto blasfemo e rinnovano l’appello per la pace nel Punjab e in tutta l’India. Alla violenza segue altra violenza e i gruppi estremisti indù cercano solo pretesti per scatenare una vendetta conto i cristiani. I Vescovi chiedono oggi al governo del Punjab di rilasciare i 25 cristiani arrestati in seguito agli scontri (fra i quali alcuni cattolici) per la pubblicazione dei manifesti con l’immagine blasfema. Trasferire l’immagine su poster sparsi nelle città è stata un’operazione condotta da gruppi integralisti indù per creare tensione. Il governo dello stato ha garantito che perseguirà i responsabili”. (PA) (Agenzia Fides 23/2/2010 righe 26 parole 268)
ASIA/INDIA - L’Arcivescovo Menamparampil a Fides, alla vigilia dell’Assemblea dei Vescovi: “La civiltà indù rispetta i simboli religiosi. I giovani sono la chiave dell’armonia”
Guwahati (Agenzia Fides) – L’Arcivescovo Thomas Menamparampil, Salesiano, è raggiante in questi giorni. La sua diocesi di Guwahati – in un territorio periferico (stato di Assam, nell’India del Nordest), travagliato da difficoltà interne e da conflitti – per la prima volta nella storia ospita l’Assemblea della Conferenza Episcopale dell’India (CBCI) che si apre domani, 24 febbraio, con una Solenne Eucarestia, e si concluderà il 3 marzo.
L’episodio della pubblicazione del ritratto blasfemo di Cristo e la violenza esplosa in Punjab hanno turbato la sua serenità, ma l’Arcivescovo “confida in una soluzione pacifica”, come afferma in un colloquio con l’Agenzia Fides: “I cristiani hanno protestato pacificamente a livello politico e pensano alla via giudiziaria. Inoltre bisogna pregare e dialogare . Queste sono le nostre modalità di vivere questa situazione”.
Mons. Menamparampil aggiunge: “Occorre sempre estrema sensibilità quando si toccano i simboli religiosi. E’ accaduto con le vignette del profeta Maometto in Europa, e questo è un altro caso simile. Credo che la maggioranza dei fedeli indù non condivida tale atto. La civiltà indù è molto rispettosa dei simboli religiosi propri e altrui. A fianco dei cristiani, molti leader religiosi indù hanno condannato l’immagine blasfema e a loro si sono uniti i leader musulmani in India. Non credo che questa vicenda avrà conseguenze più gravi”.
I Vescovi, nell’assembla di Guwahati, “non si soffermeranno più di tanto su questo incidente, che sembra già rientrato”, spiega a Fides l’Arcivescovo.
“L’Assemblea – continua – toccherà indirettamente il tema, in quanto sarà incentrata sui giovani, che spesso sono preda degli estremismi e del materialismo: il tema dell’Assemblea è infatti ‘I giovani nel contesto dell’India emergente’. Discuteremo su come aiutarli a vivere i valori cristiani in questa cultura, in questa società, nelle sfide che presentano le nuove tecnologie. Rifletteremo su come possono essere strumenti di pace e agenti di evangelizzazione”.
Non a caso, nota il Presule, i recenti scontri in Punjab sono iniziati per tafferugli fra giovani cristiani e indù: “I giovani hanno forti motivazioni, entusiasmo, passione, anche per i contenuti della fede. Spesso vengono manipolati e strumentalizzati da gruppi integralisti”, nota. “Ma, nel complesso, siamo davvero ottimisti per il futuro dell’India, che è una nazione molto giovane”.
Il messaggio con cui l’Arcivescovo conclude l’intervista con l’Agenzia Fides è questo: “Voglio ribadire ai giovani e a tutti i cristiani in India il messaggio che Gesù porta nel Vangelo: amate i vostri nemici. Anche quando vi sentite perseguitati, umiliati, oppressi. Non è facile farlo, ma è possibile: l’amore riesce a disarmare il nemico. La nostra vocazione è costruire ponti e aprire porte di dialogo e di speranza per la nostra nazione”. (PA) (Agenzia Fides 23/2/2010 righe 28 parole 289)
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